Mattine e barche

Ho finalmente potuto leggere l’antologia Le mattine sono ancorate come barche in rada, curata da Roberto Pasanisi per le Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli.

Il sottotitolo La poesia italiana contemporanea esprime un desiderio di rappresentazione della realtà di una produzione (quella poetica) che prosegue, vitale, anche se non supportata da una fortuna commerciale, che oggi arride solo ai prodotti di scarsa qualità. La poesia contemporanea presenta caratteristiche che la rendono di non facile comprensione per lettori non preparati, che conoscono a malapena i classici appresi a scuola. Qualcosa di simile avviene per la fruizione della musica contemporanea, che rimane di solito un prodotto culturale riservato a cultori e specialisti, ma spesso sgradevole per chi sia abituato ad ascoltare solo forme musicali di gusto popolare.

Questa nuova antologia, che come le precedenti ricava il suo titolo da un verso di Montale, presenta varie realizzazioni, che esemplificano diverse modalità di creazione poetica. Oltre ai testi poetici hanno però particolare rilevanza anche i paratesti, veri e propri saggi, che introducono e commentano le poesie, elaborati da Giulio Marra, Giovanni Dotoli, Aldo Pardi e Mario Selvaggio.

L’antologia comprende, anche quest’anno, alcuni miei componimenti: Pasolini, La crepa, Non sono io e Canto di maggio.

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